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La sfida degli schermidori non vedenti.
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da Il Corriere Della Sera
di Claudio Arrigoni - (28 maggio 2014)
Gli atleti milanesi agli Assoluti di Acireale.
Unica differenza la pedana: è qualche metro più corta e ha una "linea guida" che l'attraversa, per percepirla con i piedi.
Non ce ne sono altre fra la scherma "tradizionale" e quella praticata da persone cieche o ipovedenti.
Una disciplina straordinaria e difficile per chi non vede, ma molto bella e divertente.
"Mi ha dato la possibilità di crescere": Pietro Palumbo è uno dei quattro schermidori del Circolo della Spada Lodetti, che a Milano ha iniziato anni fa l'attività anche per chi ha problemi di vista.
Gli altri sono Ilaria Vermi, Giuseppe Rizzi e Ilaria Granata, campionessa italiana nel 2013, quando il torneo era sperimentale, e numero uno del ranking.
La Federscherma ha riconosciuto la disciplina e domenica ad Acireale, in Sicilia, si svolgeranno gli Assoluti: qualificati i quattro atleti milanesi presentati ieri all'Istituto dei Ciechi dal Commissario Rodolfo Masto ("Lo sport è autonomia di ritorno") e dal presidente del Gruppo Sportivo Non Vedenti Francesco Cusati.
Claudio Arrigoni
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