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Il baseball AIBX di nuovo a Genova
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da Baseball Mania
di Matteo Comi - (15 febbraio 2015)
In attesa che la neve si sciolga dai diamanti, il baseball per ciechi riprende la tela che aveva iniziato a tessere lo scorso 26 Novembre in quel di Genova. In quella occasione una trentina di studenti della laurea magistrale in Scienze Motorie aveva assistito ad una lezione sul baseball normodotati e sul baseball A. I. B. X. C. tenuta da un gruppo di tecnici, dirigenti e un giocatore provenienti da Milano e Bologna.
Con l’anno nuovo si è deciso, tuttavia, di raddoppiare. Il Prof. Enrico Parodi, infatti, ha invitato i vertici A. I. B. X. C. a realizzare una dimostrazione teorico-pratica su due giorni per gli studenti della laurea triennale di Scienze Motorie.
Martedì 3 Febbraio si è, dunque, tenuta la sessione teorica presso la sede della facoltà di Scienze Motorie con il Presidente Alberto Mazzanti, il Commissario alle attività agonistiche Stefano Malaguti e il dirigente Gianni Lercker coordinati dal consigliere A. I. B. X. C. Lorenzo De Regny i quali hanno illustrato al centinaio di studenti presenti sinteticamente le regole del baseball normodotati, mentre in modo più approfondito anche con l’utilizzo di filmati storia, materiale, regole e finalità della versione di questo sport adattata agli atleti con disabilità visiva. L’incontro è stato, inoltre, impreziosito dalla testimonianza di Davide Moreschi, giocatore dei Thunder’s Five Milano, il quale ha parlato del suo rapporto con questo fantastico sport.
Mercoledì 4 Febbraio si è poi tenuta la parte pratica presso la palestra del C. U. S. ad Albaro. La dimostrazione è stata diretta sempre da Lorenzo De Regny con l’aiuto di qualificati allenatori e assistenti delle squadre di Milano quali Fabio Giurleo e Gianluca Giovinetti. I giocatori dei Thunder’s Five Milano Arjola Dedaj, Davide Moreschi ed Ivan Nesossi hanno, quindi, mostrato alla cinquantina di studenti accorsi all’evento alcuni fondamentali di questo sport quali: presa a terra con rilancio della pallina ad allenatore “vedente”, corsa sulle basi con l’aiuto di palette “sonore” e battuta da effettuare e indirizzare su “bersagli” ben precisi. Gli esercizi di gioco hanno stimolato la curiosità dei futuri insegnanti i quali, opportunamente bendati, hanno voluto provare a cimentarsi negli stessi fondamentali proposti dagli atleti con disabilità visiva.
I prossimi laureati in Scienze Motorie hanno evidenziato quanto sia difficile e complesso il baseball “normodotati” rispetto a quanto sia semplice, veloce e soprattutto sicuro il “baseball giocato da ciechi.
Ora speriamo che nelle loro menti rimanga impressa questa esperienza e che possa migliorare il loro rapporto con le persone con disabilità nei differenti ambiti lavorativi nei quali andranno ad inserirsi al termine del loro percorso di studi.
Matteo Comi
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