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L'Italia paralimpica ai Mondiali cala un poker di velociste
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da Gazzetta dello Sport
- (13 ottobre 2015)
Si chiamano «una grande famiglia», ma stavolta non è una fiction tv.
E' l'atletica paralimpica italiana in partenza per Doha, dove sarà impegnata nei Mondiali dal 21 ottobre, a un anno dalle Paralimpiadi di Rio.
In Qatar, andremo con una miscela di veterane e debuttanti.
Monica Contrafatto, militare, gravemente ferita alla gamba destra in un attentato in Afghanistan, ha pensato all'atletica proprio durante le Paralimpiadi di Londra: «Vedendo in ospedale le gare di Martina Caironi», che avrà come avversaria a Doha sui 100 metri della categoria T42 (amputazione).
Anche Oxana Corso, in lizza sui 100 e sui 200 (T35), «è pronta a dare una mano a tutti i debuttanti».
Fra questi, c'è Oney Tapia, origini cubane, non vedente, in gara nel peso e nel disco: «Mi sento un guerriero in uno squadrone».
A battezzare la squadra, il leader paralimpico, Luca Pancalli: «Rappresentate anche quei disabili che ancora non conoscono il meraviglioso mondo paralimpico».
Insomma, gli esempi di Doha faranno il giro d'Italia.
In gara ci sarà anche Giusy Versace, dalla «Domenica Sportiva» ai 100 e 200 metri.
Presente anche Assunta Legnante, campionessa mondiale uscente (come la Caironi e la Corso) nel peso, Carmen Acunto, Ariola Dedai, Federica Maspero, Alvise De Vidi, Emanuele Di Marino, Ruud Koutiki e Roberto La Barbera.
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