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Arjola domina il lungo:«Il mio salto nella luce »
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da Il Giorno
- (22 luglio 2017)
ARJOLA DEDAJ piombata nel buio brilla nella luce dell'oro: è suo il titolo mondiale nel lungo T11 (non vedenti), la sua gara, insieme ai 200 metri. Ha vinto (guida: Vanessa Palombini) con un balzo da 4 metri e 65 davanti Takada (Giappone), a 4,49, e a Zhong (Cina), a 4,44.Arjola, 35 anni, è arrivata in Italia dall'Albania con papà e fratello. Attraversò il mare per raggiungere la mamma quando era "solo" ipovedente; man mano la sua vista è scomparsa per una malattia degenerativa. Oggi è cittadina italiana e vive a Milano con Emanuele Di Marino, l'azzurro che ha vinto il bronzo nei 400 metri T44 (disabilità arti inferiori) e ieri era impegnato nei 200. Insieme formano la Coppia dei Sogni, progetto molto social fra facebook, twitter e instagram che li ha portati prima verso Rio e ora verso Tokyo 2020. Proprio al suo compagno nella vita è dedicato il primo pensiero: «Emanuele mi ha fatto anche da tecnico e da guida, se sono qui è grazie a lui». Arjola ed Emanuele sono infatti allenati a distanza dall'inglese Hailey Geen, ma sulla pista è Emanuele a fare anche da guida ad Arjola. Le ha portato fortuna la mascherina disegnata da Marta, 11 anni, figlia di amici suoi e di Emanuele.A Rio Arjola si è piazzata sesta nel lungo con il nuovo primato italiano di 4.51, migliorato quest'anno a 4,67, mentre nei 100 metri, insieme alla guida Elisa Bettini, ha eguagliato il suo personale, correndo nella batteria più difficile in 13,43. é una multisportiva. Ha vinto gare di danza standard e sei scudetti nel baseball per ciechi. Poi l'atletica, iniziata seriamente a fine 2012. Detentrice dei record Italiano indoor dei 60 e 200 metri piani e del salto in lungo, ha monopolizzato la categoria T/F11 italiana di queste ultime tre stagioni. Tre medaglie agli Europei nel 2014 (100, 200 e lungo) e due agli Europei 2016 a Grosseto: doppio bronzo, nei 200 e nel lungo. Poi Rio e ora l'oro Mondiale. R.S.-
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