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Il colore del sole per i velisti di Homerus
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da Gazzetta dello Sport
di Gian Luca Pasini - (1 luglio 2020)
“Il colore del sole”, titolo tratto da un romanzo di Camilleri, è diventato il filo conduttore del remake del primo Campionato Mondiale di Homerus, il progetto di vela autonoma per non vedenti. L’evento via Zoom è stato promosso dal Panathlon Club di Brescia, a 10 anni esatti da quella storica manifestazione. Teatro delle regate fu il Garda, al largo di Gargnano (riva lombarda). Il traguardo dovevano essere i Giochi olimpici. Poi è arrivata la decisione di togliere la vela dal programma delle Paralimpiadi. Ospiti del presidente Panathlon, Rodolfo Garofalo, i protagonisti di quell’evento hanno cercato di raccontare le sensazione, le emozioni, lo spirito agonistico di quella competizione, carica di significati, baciata dal sole del Benaco e dai suoi stupendi colori Alessandro Gaoso, ideatore del progetto, ha raccontato tutta la storia, dal 1996 fino ai giorni d’oggi. Le gare con boe sonore per indirizzare i non vedenti, tanti altro traguardi con la navigazione dei suoi ragazzi in Terra Santa con la barca della Comunità Terapeutica di Don Mazzi, l’ attraversare le colonne d’Ercole, accompagnati dalla Vespucci, ancora una sfida contro lo stesso Gaoso e Giovanni Soldini (entrambi bendati). Il bresciano Gigi Bertanza era lo skipper della barca che vinse il primo Campionato (ed anche contro Gaoso e Soldini). In equipaggio c’era la milanese Silvia Parente. Bertanza. Tra i molti intervenuto c’erano Andrea Damiani, Lorenzo Rizzardi, entrambi Past president del Club di Gargnano, l’attuale presidente Lorenzo Tonini, Domenico Foschini, Responsabile nazionale dell’attività giovanile della Federazione Italiana Vela, lo psichiatra Gianluigi Nobili, il dirigente sebino Angelo Micheletti, i responsabili del Cus Brescia , i rappresentanti del Movimento Parasport, oltre agli skipper Bertanza, Parente, Malipiero, Bardella, altri ancora.
Gian Luca Pasini
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