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Sogno o son desto?
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da L'Attacco di Foggia
di Fabio Trallo - (16 marzo 2022)
Sogno o son desto? E quello che deve essersi ripetuto Antonio Dei Nobili, runner di Monte Sant'Angelo, non appena sabato scorso ha realizzato di aver conquistato il titolo di campione italiano paralimpico sulla distanza di 1500 metri indoor nella categoria T12M. Ad Ancona, il 21enne garganico ipovedente dalla nascita, ha conquistato una medaglia d'oro dawero prestigiosa, laureandosi numero uno in Italia nella sua categoria: "È stata una emozione indescrivibile - confessa l'interessato -. Sono ormai passati alcuni giorni dalla mia vittoria, ma giuro che sto ancora realizzando quanto successo". Tutto vero, Dei Nobili è campione italiano. Un'emozione che resta unica, nonostante per Antoino quella di Ancona non sia la prima medaglia d'oro messa al collo: nel luglio del 21, a Concesio nel bresciano infatti, aveva già vinto i campionati italiani outdoor sulla distanza dei 1500 e 5000 metri. Ma tagliare il traguardo per primo è una gioia sempre unica: "In quel momento mi sono frullate tante cose nella testa, compresa quella di essermi fatto male. Sono arrivato talmente sfinito che ho sofferto di crampi", dice tutto d'un fiato il neo-campione italiano. Una vittoria che premia gli sforzi, la determinazione e la forza di volontà di un ragazzo speciale che non si è mai abbattuto, nonostante il suo handicap si sia aggravato sempre più nel tempo: "Per vincere e togliersi soddisfazioni simili devi avere tanta abnegazione. Viceversa non è possibile", confessa il runnerfoggiano.
Costanza negli allenamenti e particolare cura dell'alimentazione, ma soprattutto andare oltre la paura della propria difficoltà: è questa la ricetta del successo messa in campo da Dei Nobili per diventare il numero uno di una disciplina alla quale si è accostato quasi per gioco: "Ero amante del ciclismo, ma purtroppo mi sono reso contro che la vista era molto peggiorata e quindi andare in
bici diventava troppo rischioso - racconta -. Dovevo trovare un nuovo modo per allenarmi e allora, nel 2017, partecipai alla"Corri Monte", una gara della mia città al termine della quale fui awicinato dal presidente del gruppo podistico Raffaele Rinaldi che mi propose di allenarmi con loro". Da quel momento in poi Antonio ha cominciato a coltivare la sua passione per l'atletica leggera. A Monte farà parte del Gruppo podistico Montanari Doc, mentre dal 20, che è l'anno in cui si è trasferito a Milano per studiare Informatica della Musica alla statale, si è accasato nel Gruppo Sportivo Dilettantistico Non Vedenti. Ed è nelle piste di atletica e nei parchi che, guidato dalla sua allenatrice Vanessa Palombini e dalla sua guida, ha lavorato duramente per raggiungere obiettivi importanti. Come quello di sabato scorso ad Ancona, in cui è stato protagonista assoluto di una gara tirata che lo ha visto precedere al traguardo il trevigiano Cristiano Carnevale e il bresciano Marco Zingarelli: "Il momento chiave della gara sono stati gli ultimi centometri, quando la mia guida mi ha chiesto di dare fondo a tutte le mie risorse -confessa Dei Nobili -. È lì che ho avvertito che il mio avversario si stava staccando e che la vittoria non poteva più sfuggirmi. Dedico questo successo alla mia allenatrice, alla mia guida (che ad Ancona è stata occasionale ndr) e poi alla mia ragazza, al presidente del gruppo podistico e ai miei genitori. Senza dimenticare la mia collega, campionessa di staffetta, scomparsa la scorsa estate".
Ambizioso, coraggioso e combattente nato: ecco i tratti salienti di un vero campione nello sport e nella vita, che sogna un giorno di partecipare alle Paralimpiadi. Per ora Antonio si gode il meritato successo prima di cominciare a preparare le prossime sfide che si chiamano campionati paralimpici societari e Grand Prix di Jesolo, gara internazionale che si terrà nel prossimo maggio ed alla quale prenderanno parte atleti provenienti da tutto il mondo.
Fabio Trallo
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